TERAMO – Il Presidente della Fondazione Tercas, Enrica Salvatore, è intervenuta ieri pomeriggio all’Università Cattolica Milano – insieme agli esperti di Gruppo CLAS – per raccontare la Candidatura di Teramo a Capitale Italiana della Cultura 2020 ad un pubblico di studenti e di addetti ai lavori nel corso di un Convengo organizzato nell’ambito delle attività formative previste dal Master MEC (Master ideazione e progettazione di eventi culturali) “Essere Capitale: Città candidate e capitali italiane della cultura in Italia. 2015 -2020”.
L’obiettivo dell’incontro era centrato sull’approfondimento del significato delle candidature e del titolo di Capitale della Cultura, nell’equilibrio tra dimensione locale e apertura nazionale, con un’attenzione specifica alla capacità di trasformare e innovare le città attraverso la cultura. Presenti, come relatori, anche rappresentanti delle candidature di Parma 2020 e Merano 2020 e delegati di città che hanno invece già ottenuto il titolo come Cagliari 2015, Mantova 2016 e Matera 2019.
La relazione del Presidente Salvatore si è soffermata, in particolare, sull’importanza strategica della candidatura per il rilancio della città di Teramo, sui tanti investimenti che la candidatura potrebbe mettere a fattor comune e, infine, sugli obiettivi di medio-lungo periodo che questo titolo potrebbe contribuire a raggiungere all’interno del territorio teramano.
Si è ancora in attesa dell’avvio della procedura di valutazione delle 31 città candidate che hanno presentato ognuna il proprio Dossier. Come nelle precedenti edizioni, la Capitale Italiana della Cultura 2020 riceverà dal Governo un contributo pari ad un milione di euro per la realizzazione del progetto.
La validità formale di ogni candidatura e dei singoli dossier verranno esaminati da una giuria di sette esperti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti e della valorizzazione territoriale e turistica per selezionare le dieci città finaliste da invitare a un incontro di presentazione pubblica e approfondimento.
La città Capitale Italiana della Cultura 2020 verrà scelta sulla base dei risultati di questi colloqui entro il 31 gennaio 2018. L’iniziativa “Capitale Italiana della Cultura” è volta a sostenere, incoraggiare e valorizzare la autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la creatività, l’innovazione, la crescita e infine lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo. Il titolo è stato istituito dalla legge Art Bonus sulla scia della vasta e virtuosa partecipazione di diverse realtà italiane al processo di selezione per individuare la Capitale Europea della Cultura 2019 che risultò essere Matera.
L’elenco delle 31 città in corsa:
1. Agrigento
2. Bellano
3. Benevento
4. Bitonto
5. Casale Monferrato
6. Ceglie Messapica
7. Cuneo
8. Fasano
9. Foligno
10. Gallipoli
11. Lanciano
12. Macerata
13. Merano
14. Messina
15. Montepulciano
16. Noto
17. Nuoro
18. Oristano
19. Parma
20. Piacenza
21. Pietrasanta
22. Pieve di Cadore
23. Prato
24. Ragusa
25. Ravello
26. Reggio Emilia
27. Scandiano
28. Telese Terme
29. Teramo
30. Treviso
31. Vibo Valentia